Train spotting*, 1 storia

“Maria si lascia accarezzare dagli occhi elettrici di Mario – un balsamo buono, una fune allentata. Rossa come il filo di quella leggenda cinese di cui abusiamo tutti”

Corpi, 5 racconti

“Nel locale vomitai il loro amore, a casa piansi l’amore che Giovanni non mi avrebbe dato”.

Blu notte

“Cosa accade quando d’improvviso nella notte ti accorgi di aver vissuto per tutto il tempo senza aver mai scelto di farlo davvero?”

“Dimentica il mio nome”

“Eppure, pur non volendo, tu del male me ne facevi lo stesso, specie quando, bisognoso e fragile, tornavi da me con la coda tra le gambe, un cane abbandonato col pelo ingrigito, infradiciato dalla pioggia”.

Porcellana

“L’affetto risicato che Giulio le gettava addosso, come ossa ai cani, si consumava in parabole brevi, nello squallore esausto di un monolocale, che, pur non essendo squallido, a furia di scoparci dentro, diventò tale – almeno agli occhi di Valentina.”

Non so

“Già allora mi ero rassegnata all’idea che i tuoi occhi erano delle parentesi, degli incisi brevi che non terminavano mai col mio nome – porte serrate su una serrata interiorità.”

Un amore buono come il pane

“Non lascia nulla al caso, si prende cura di ogni angolo, si sente responsabile di quell’unione di ingredienti. E mi sa, non solo degli ingredienti”