Quanto eri bella, Costituzione mia

“L’articolo d’apertura ha una frase che risuona nelle orecchie di tutti sin dalla nascita: la Repubblica sarebbe fondata sul lavoro. Insomma, giĂ solo con il primo articolo, ci ritroviamo a ridere insieme a circa 40% degli italiani.”
Giovani lavoratori: viziati o solo stanchi?

“Ciò che ci preme di piĂą, come generazione di giovani che si approcciano, al mondo lavorativo è riuscire a bilanciare la qualitĂ del lavoro con la qualitĂ della vita”
Elisabetta, siamo pronti al sacrificio… Di ascoltare l’ennesima ingiustizia!

“Un’occasione in cui si potevano affrontare in modo intelligente temi di attualitĂ scottante, in cui si potevano trasmettere messaggi importanti: un’occasione persa.”
Le mie risposte alle grandi domande… dei parenti al Cenone

“Durante il cenone della Vigilia, una coppia di zii curiosi chiede ai nipoti cosa facciano nella vita, ricevendo le risposte piĂą variegate, a testimoniare la difficoltĂ nel mondo lavorativo di oggi dei giovani.”
L’utilitĂ dell’inutile.

“Dunque, non saremo forse noi ad aver reso l’arte inutile? Per la societĂ del progresso scientifico e tecnologico non c’è posto anche per il progresso morale, che si nutre di pensieri e parole, di umanitĂ .”
110 e lode, e poi?

“Che cosa succede dopo la laurea?
Il “Dopo” è un orizzonte sconosciuto a cui non tutte le facoltĂ e/o UniversitĂ ci hanno preparato”.
Diario di un vuoto pieno (e di un pieno di vuoto)

“Cosa accade in un oggi, come quello attuale, a chi è spinto da e verso piĂą vettori? Cosa accade ad un universo “rinascimentale”, quando si relaziona con una realtĂ in cui tutto sembra spingerci verso una specializzazione univoca? Accade che deve imparare a serrare forte i denti. Accade che deve imparare ad andare contro-natura.”
Lettera a un amore mai morto: una postilla a “La cantina” di Bernhard

«La tua rivolta contro ogni vezzeggiativo esistenziale ti ha reso inviso agli occhi di chi, negli anni, ha fatto di tutto per evitare ogni suo trapassatoio, senza capire che, per scampare davvero alla morte, bisogna attraversarla nel mezzo; e non confonderla, eluderla o smorzarla…un esempio perfetto di questo tuo sì alla vita – che è sì un’accettazione vitalistica, ma tutto fuorché accondiscendente – si può riscontrare proprio ne “La cantina”.»
Mi scuso se ho faticato per non essere mediocre

“Si dice sempre che necessitĂ fa virtĂą. E sapete come si chiama questa virtĂą? Skill.”