Diritti nel buio

“Non abbiamo forse il diritto di amarci tutti pubblicamente, di indossare un velo se il nostro cuore lo desidera o lasciarlo dentro a un cassetto se non sentiamo che ci calza a pennello?”

In ricordo di Bobbio, il filosofo dell’età dei diritti

“E tuttavia Bobbio sapeva bene che il progresso morale non è continuo né tantomeno irreversibile e che l’unica affermazione certa è che “la storia umana è ambigua, e dà risposte diverse secondo chi la interroga e secondo il punto di vista da cui ci si mette per interrogarla. Ciononostante – prosegue il filosofo- non possiamo non interrogarci sul destino dell’uomo, così come non possiamo cessare dall’interrogarci sulla sua origine, il che possiamo fare soltanto scrutando, ripeto ancora una volta, i segni che ci offrono gli avvenimenti”

“Abilismo all’italiana”

“Non avevo mai sentito il termine “abilismo”, con cui si intende la discriminazione, il pregiudizio o la marginalizzazione nei confronti delle persone disabili.
Ragionandoci, per la prima volta in ventisette anni di vita, mi sono sentita addolorata. L’Italia non tutela le minoranze, anzi, non gliene importa proprio niente delle diversità. Eppure, la Costituzione garantisce i diritti di tutti e non solo di chi, per qualcuno, è normale.”

Questo DDL non s’ha da fare

“Esulta perché ha affermato, una volta di più, che il Parlamento non è più il luogo della discussione, ma dell’affermazione di forza dove si specchia un Paese diviso e sempre meno civile, culturalmente forte e rispettoso della diversità.”