Quando si parla di sana alimentazione pensiamo immediatamente alla parola dieta, subito associata al termine restrizione. Eppure, non è così.
Dieta deriva dal termine diaita che significa stile di vita: ognuno di noi deve trovare il proprio! Le regole base sono molto famose: mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al dì, consumare legumi 2-3 volte a settimana, limitare i grassi, controllare il proprio peso e quello dei cibi assunti.
Sarà vero?
Bisogna scegliere sempre frutta e verdura fresche, ma molte volte gli individui con colon irritabile devono limitarne il consumo. Allo stesso modo, chi soffre di mal digestione dovrebbe mangiare i frutti molto zuccherini lontano dai pasti principali per evitare fenomeni fermentativi.
I legumi sono una fonte proteica nobile, ma devono essere sempre accompagnati da una fonte carboidratica per creare il cosiddetto “Piatto Unico”, che contiene quindi la proporzione corretta tra carboidrati e proteine, rendendolo molto nutriente. Nello specifico, pasta e legumi si completano a vicenda, contenendo tutti gli aminoacidi essenziali utili per il nostro organismo.
I grassi non devono essere demonizzati, ma basta scegliere i c.d. “grassi buoni”: olio EVO, salmone, frutta secca o avocado – quest’ultimo tanto caro agli sportivi!
E il peso?
Noi non siamo un peso, non siamo un numero, quindi non dobbiamo essere schiavi della bilancia, né nel pesare i cibi che abbiamo deciso di consumare, né pesando il nostro corpo. La sana alimentazione e la nostra persona vanno di pari passo. Le nostre scelte alimentari devono essere pescate nell’individuale e nel nostro ambiente. Sono diverse per ognuno di noi e quindi non possono essere identificate in un semplice numero.
Tutto questo dimostra che la sana alimentazione deve essere estremamente personalizzata: noi siamo sempre al centro della nostra vita.
E ciò che ci circonda?
Le nostre scelte alimentari devono essere rapportate al mondo in cui viviamo; perciò, sana alimentazione significa anche prediligere delle materie prime nobili, come i prodotti a Km0.
Per intenderci: frutta, verdura, cereali , carni, uova e altri cibi che appartengono alla “filiera corta”. Questi vengono distribuiti nei luoghi vicini allo loro produzione, permettendo di far arrivare sulle nostre tavole degli alimenti freschi che conservano tutte le proprietà organolettiche che li caratterizzano.
Ed essendo delle nostre terre, fanno sicuramente parte della nostra tradizione culinaria. Quindi, otre ad essere cibi vicini geograficamente, sono vicini anche ai nostri ricordi e alle nostre emozioni, legate alla famiglia e alla propria casa.
Sana alimentazione è anche mangiare con il cuore.
Biologa Nutrizionista, nasce a Licata nel 1983 e lì completa gli studi classici.
Laureata in Scienze Biologiche a Perugia, si specializza in Scienze Molecolari Biomediche, abilitandosi alla professione di Biologo e trasferendosi a Cosenza dopo ulteriori studi in Nutrizione Umana, esercitando la professione e svolgendo volontariato attivo presso l’ADAC per occuparsi di utenti che presentano Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).
Appassionata di letteratura, cucina e ballo!