All’edizione di Miss Italia del 2018 prese parte Chiara Bordi, ragazza allora diciottenne nata a Tarquinia.
Chiara si classificò terza. Tuttavia, ciò che venne evidenziato da giornali e siti di informazione online furono le offese che la ragazza ricevette per via del fatto che indossasse una protesi.
Ebbene sì, Chiara Bordi fu la prima (e tuttora l’unica) ad aver partecipato a Miss Italia con una gamba bionica. Il polverone di sdegno sui commenti degli “haters” -che attribuivano esclusivamente alla protesi indossata il merito dei voti ricevuti da Chiara- si sollevò e concluse con la solita rapidità di sempre spegnendo i riflettori sulla vicenda.
Tuttavia, qualche mese dopo sono “Le Iene” con uno scherzo in cui la vittima fu proprio Chiara Bordi a riaccendere i riflettori su questa ragazza, permettendo al pubblico di conoscerla meglio.
La storia di Chiara è breve, perché in realtà, pur avendo realizzato molto nella sua vita, ha solo vent’anni.
Nel 2013, in seguito a un incidente in motorino, subì l’amputazione della gamba sinistra. Una tragedia che avrebbe potuto spezzare i sogni di chiunque, l’incertezza su quello che sarebbe accaduto in un domani travolse una ragazzina che si trovò a dover affrontare tutto ciò a soli 13 anni.
Non conoscendo personalmente Chiara, per sapere come visse quel momento, sono andato a recuperare sue interviste, tra tutte però, quello che mi ha colpito di più è stato un suo speech al TedX di Salerno di qualche anno fa.
In pratica Chiara afferma che la sua reazione all’evento è stata semplicemente frutto del suo carattere e del suo modo di concepire la vita: “non posso fare qualcosa in un modo, allora dovrò cercare un altro modo per farlo”.
In questo virgolettato, a mio avviso, si spiega molto bene chi è Chiara Bordi: una ragazza che non si è fatta abbattere dalla sfortuna, non si è cullata sulle giustificazioni che chiunque le avrebbe concesso, qualora avesse voluto fermarsi a piangersi addosso e ha deciso di provare a realizzare comunque i suoi sogni.
Da qui nasce l’idea di iscriversi a Miss Italia. Da quel po’ che trapela dai social, sono convinto lo abbia fatto con la genuinità e la spontaneità che la caratterizza.
Forse non ha avuto la minima idea che quel passo potesse essere qualcosa di storico.
Già, perché se nel mondo dello sport la figura dell’atleta con la protesi era stata sdoganata ormai da tempo, nel campo della moda e dello spettacolo, no.
Chiara Bordi ha avuto, pertanto, il merito di iniziare lo stravolgimento della canonica concezione di bellezza.
Un qualcosa di cui oggi come non mai si avverte la necessità, ma che la società e l’opinione pubblica, ancorate a valori ormai vetusti, non sembra digerire del tutto.
Lo stravolgimento dei canoni è visto come una minaccia e non come un’opportunità, ed è per questo che l’esempio di Chiara rappresenta qualcosa di prorompente e avveniristico.
Ma la ragazza di Tarquinia non si è fermata solo a quello: ha co-fondato anche un’associazione per cambiare la classica concezione del concetto di disabilità.
L’associazione si chiama “Bionic people” e dà voce ai disabili che raccontano le loro storie.
Se avessi qui davanti a me Chiara, le chiederei quale sia la prossima parola di cui voglia stravolgere il significato… ma sono quasi certo che, per una come lei, sceglierne “solo” una sia quasi impossibile.

Calabrese, Classe 1994.
Laureato in Economia Aziendale presso l’Università della Calabria, ha a cuore le tematiche ambientali e crede fortemente che l’associazionismo possa fungere da ancora di salvezza per i giovani.
Appassionato di marketing, scrittura, serie TV e partite di calcio!