Hai mai sentito parlare della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne? Allora dalle un senso!
Si, parlo con te, perché tu, meglio di me, sai cos’è la violenza!
Te ne ricordi ogni volta che ti lascia i lividi sulla pelle. Inizia con uno schiaffo e poi ti manda al pronto soccorso, dove tu ti giustifichi dicendo di essere caduta dalle scale, perché continui a difenderlo. È successo quella volta che, durante un litigio in macchina, ti ha presa per i capelli e ti ha sbattuta contro il volante. Quella volta che ti ha tirato uno schiaffo perché un altro uomo ti aveva guardata. Per non parlare di quella sera quando, appena tornato a casa, senza alcun motivo, ti ha buttata a terra e ti ha presa a calci e pugni!
Lo so, ti ha chiesto scusa piangendo e ti ha promesso che non lo rifarà mai più. Ti ha detto che è stata una brutta giornata, che ha problemi in famiglia o a lavoro, che aveva bevuto un po’ troppo. Ti ha detto che la colpa è tua, perché con il tuo atteggiamento lo hai fatto innervosire, sai che lui odia essere contraddetto!
Se lo giustifichi ancora lo rifarà e, dopo che gli sarà passata e tu avrai ripreso i sensi, nasconderai tutto per la vergogna o per paura di prenderne altre di botte.
Lui non è l’uomo che ti ha mostrato all’inizio tra belle parole, rose rosse, cene romantiche e promesse d’amore e tu non riuscirai a farlo tornare com’era prima. Non è colpa tua se lui non è più e sappi che probabilmente non lo è mai stato.
E poi sai bene che non hai neanche più voglia di fare l’amore con lui, tanto da sentirti, a volte, costretta. Ormai preferisci lasciarlo fare piuttosto che discutere ancora con lui.
Ti ricordi cos’è la violenza anche quando tutti ti dicono che non sorridi più, che non hai più quella luce negli occhi. Eri una donna con molti obiettivi, piena di passioni, sempre allegra e socievole, anche un po’ vanitosa. Eri bella.
Perché hai smesso di credere in te stessa? Perché non esci più con gli amici? E se lo fai, perchè stai sempre a quel telefono? Perché non indossi più quella gonna che ti piaceva tanto. Oggi sei andata dal parrucchiere e lui ti ha fatto una sorpresa, è venuto a cercarti lì, proprio non ce la faceva a stare senza di te. Poi ieri ha anche chiamato tua madre, tua sorella e una tua amica per sapere dove fossi e con chi, perché non riusciva a rintracciarti. Tu non avevi risposto subito e lui si era preoccupato per te.
Ma non saranno un po’ troppe queste attenzioni?
Tu conosci bene le risposte a queste domande. Sai bene che lui ti controlla. Un giorno ti sei perfino accorta che aveva rubato le password dei tuoi account social perché conosceva una conversazione avuta con la tua amica e lo ha anche ammesso! Insinua continuamente cose su di te e ti ritrovi a discutere anche se saluti qualcuno per strada.
Sai bene che il suo non è troppo amore, come vuole farti credere, e che vorrebbe che tu ti allontanassi dalle tue amicizie che, guarda caso, per lui non sono per niente buone. Sempre che tu non lo abbia già fatto, anche perché a furia di rifiutare l’invito di quell’amica, anche lei un giorno avrà smesso di cercarti.
Non è troppo amore se non ti sostiene mai, se ogni tua passione è solo un capriccio e se non è contento per i tuoi successi, come quella volta in cui sei andata entusiasta a dirgli che avevi preso 30 e lode ad un esame e lui, anziché essere felice per te, era arrabbiato perché tu lo avevi trascurato.
Del resto, il tempo da dedicare a lui non è mai abbastanza, così, hai tolto sempre di più a te stessa per dimostrargli che si sbaglia, che può fidarsi di te, per convincerlo che se ne avrà bisogno tu sarai sempre al suo fianco. Ti ripeti “Un giorno capirà” ma non sarà mai sufficiente, pretenderà sempre di più e tu ti sentirai costantemente inadeguata. Ogni volta che interromperai la tua vita per un problema che lui poteva risolvere da solo o per una mancanza che non gli hai mai fatto sentire, penserai “Lo farò la prossima volta, oggi lui aveva bisogno di me ed è più importante”.
La verità è che nessuno è più importante di te, tantomeno un uomo che ti ostacola continuamente e non tiene ai tuoi sogni almeno quanto lo fai tu, ti sminuisce e/o ti lascia i lividi e spero che un giorno, che potrebbe essere anche oggi, tu ti accorga di aver perso te stessa per un amore che amore non è! Spero che quel giorno, che ripeto potrebbe essere anche oggi, tu abbia il coraggio di ammettere che ti sei sbagliata, di confessare a qualcuno ciò che ti sta succedendo, che sia tua madre, tua sorella, uno sconosciuto qualsiasi incontrato in una sala d’attesa o su un autobus.
Smettila di tenerti tutto dentro e riprenditi te stessa, scappa di casa lasciando tutti i tuoi vestiti se necessario!
Sarà difficile liberarti di lui. Probabilmente ti cercherà ancora, ti chiederà di parlare perché improvvisamente si sarà reso conto dei suoi errori, ti implorerà di tornare da lui, ma appena tu ti rifiuterai diventerà di nuovo aggressivo. Ti chiamerà talmente tante volte che ti si scaricherà la batteria del cellulare, ma ti prego non rispondere e non tornare più indietro.
Non sentirti in colpa per ciò che ti è successo, non è colpa tua. Perdonati per essere rimasta tutto questo tempo, ma ricordati che sei ancora in tempo per cambiare strada. Puoi adare via, puoi rimediare.
Non odiare gli uomini, non sono tutti uguali. Un giorno, quando ti sentirai pronta, ne incontrerai altri, alcuni orrendi, ma dopo il dolore che hai vissuto li saprai riconoscere, con alcuni stringerai delle bellissime amicizie, altri ti faranno ricredere nell’amore in cui hai sempre creduto.
Sarà difficile ricominciare, ma ci riuscirai e sarà poi tutto più facile.

Laureanda in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Università della Calabria, lavora contemporaneamente come disegnatore tecnico. Creativa, spesso connessa al suo mondo interiore, ma attenta e ricettiva verso tutto ciò che la circonda, guarda al mondo con con occhi critici. Appassionata di sport, ne ha praticati alcuni a livello agonistico, come il nuoto e la danza sportiva. Ama viaggiare e la affascina conoscere luoghi e culture diverse dalla sua.