"E' cosi semplice scegliere di essere madre oggi?".

Cara Chiara del 2022,  sono le prime luci dell’alba e seduta nel mio letto ho deciso di scriverti.  Giorni fa ti pensavo, pensavo alle scelte che cambiano la vita.
Quella di diventare genitori, ad esempio.

Il mio frugoletto è nella sua stanzetta che dorme e ogni volta che la guardo mi riempio di gioia ma, guardandola, ripenso anche ai sacrifici che ho fatto da quando ho deciso di metterla al mondo.

Essere madre oggi sembra quasi più difficile di ieri!
Oggi le donne non sono più solo madri ma anche donne, lavoratrici.
Non più solo generatrici ma anche persone.

La prima grande scelta che ho fatto è decidere di congelare gli ovuli. Perché sì, io l’ho voluta da sempre e a tutti i costi! 

La scelta non è sempre scontata, non tuttə decidono di essere genitori e non tutte decidono di essere madri. 

Tra il saper amare e il riuscire a trasmettere amore c’è molta differenza‘, è quello che ha detto questa mattina una scrittrice, ed è proprio vero. Vero come l’abisso che separa il volere un figlio dal poterlo mettere al mondo!

Ho tanto riflettuto prima di congelare gli ovuli, una scelta che non tutti hanno condiviso, ma la fertilità tendeva a scemare e il desiderio di avere un figlio no, quello mai.

Mia mamma, quanto le mie nonne, mi ha insegnato che si può essere madri in diversi modi ed esserlo comunque al meglio. E così ho deciso che, a prescindere se avessi trovato o no un uomo con cui condividere la gioia, io quel figlio lo avrei fatto lo stesso.

Così ho iniziato il viaggio che oggi mi ha portato ad essere madre.

Quanto vorrei poter ricevere un giorno una lettera dal futuro con queste parole, per capire di avercela fatta ad essere diventata mamma. E invece sono qui, con i miei trent’anni, a pensare che un figlio, oggi, è davvero un’impresa e ogni madre è come l’eroina dei fumetti.

Se potessi rispondere alla Chiara madre le direi di darmi il coraggio di credere che questo mondo, un giorno penserà a noi donne.

“Cara Chiara madre, le paure che affastellano la mente di una donna che si appresta ad affrontare una scelta così grande sono tante. Prima fra tutte la precarietà economica che potrebbe non darle una vita dignitosa o, ancora peggio, la posizione lavorativa di una donna in quanto tale.

Ho sempre avuto come esempio mia madre, una donna caparbia che ha sempre perseguito i suoi obiettivi senza fermarsi mai.
Mi ha messa al mondo conciliando vita professionale e maternità.  

E allora perché io non posso scegliere di farlo?! Lei sul finire degli anni ottanta e io nel primo ventennio di questo secolo.
Perché non possiamo avere le stesse possibilità di essere madri e donne?! 

La mia storia, però, non ha un bel finale, perché io la sfida con il mondo del lavoro l’ho persa…

Oggi le opportunità sono decisamente diverse e la vita lavorativa non è più stabile come negli anni passati, al contrario, regna la precarietà tra noi giovani.

Nonostante viviamo in mondo all’avanguardia per molti versi, per altri siamo rimasti indietro anni luce. Non ci sono sostegni a favore delle donne che decidono di fare carriera ed essere madri e, a meno che tu non abbia una solida famiglia alle spalle pronta ad aiutarti, davanti a te ci sono solo scelte univoche. 

Una fetta di donne viene tagliata fuori dagli ambiti lavorativi e quindi si trova sempre di più difronte alla scelta tra l’essere madre o affermarsi nel lavoro.

Senza pensare che non tutte le donne desiderano essere madri!

Spesso mi chiedo se ci voglia coraggio o incoscienza! Se non possano sorgere dei dubbi o perché tuttə, superati i 30 ti guardano compatendoti perché non hai ancora avuto la gioia di avere un figlio.

La maternità sembra essere percepita, il più delle volte, come una tappa obbligata, come un obiettivo, come qualcosa di cui una donna non può prescindere. E invece, così non è!

Sai, ho sentito parlare diverse donne che hanno scelto di non essere madri e ho capito ancora di più cosa vuol dire intraprendere quella strada. 

Io desidero tanto avere un figlio ed è difficile accettare di non avere la possibilità concreta di poterlo mettere al mondo ma esiste anche la possibilità che una donna decida di non farlo.

Essere madre è devastante in tutti i sensi: l’amore che si prova per un figlio credo sia sconvolgente e disarmante, oltre che infinito e allevarlo reca tanta fatica.
Avvertire il peso dell’accudire una nuova vita, sembra indicibile per una donna, come se non avesse diritto di sentirsene anche travolta ed affaticata, oltre che felice ed appagata!  

La parte migliore risiede nel mito dell’istinto materno, in nome del quale per ogni mamma dovrebbe essere naturale ed immediato sapere cosa fare e come rispondere al bisogno del proprio bambino. Invece, sfatiamo questo mito: è normale avere dubbi, incertezze e soprattutto il non sentirsi all’altezza del nuovo ruolo.
E spesso, queste insicurezze, spingono molte donne a decidere di non compiere questo passo e altre a pentirsi di averlo fatto.

Così il dubbio mi viene, cara Chiara: è cosi semplice scegliere di essere madre oggi?
Io credo proprio di no”.

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