Secondo voi, quale delle “Arti” riesce a rappresentare al meglio l’animo umano?
Con quale strumento si può risvegliare la coscienza più turbata?
La risposta al quesito predetto non è scontata.
Ognuno di noi ha una sensibilità diversa e stratificata in base al proprio vissuto ma, è innegabile che nelle nostre vite ci sia sempre una colonna sonora a far da padrona.
Vi sarà di certo capitato di accendere la radio e di sentire un vecchio pezzo anni ’80 che, vostro malgrado, vi ricorda il primo viaggio all’estero, il primo esame o il primo amore.
Ci si sente così: una melodia che riporta in luoghi lontani e in altre “vite” che abbiamo vissuto, oramai troppo lontane per delinearne bene i contorni.
Note che insieme, compongono la reale ed unica possibilità per l’essere umano di viaggiare nel tempo, anzi, di viaggiare nel proprio tempo.
Nicola Cosentino conosce la magia che si crea nel connubio tra l’essere umano e la musica e, riesce sapientemente a scriverne.
Le tracce fantasma (minimumfax) è il secondo romanzo pubblicato da Nicola Cosentino dopo “Vita e morte delle aragoste”(Voland).
Valerio Scordia, protagonista del romanzo, ne è l’emblema.
Un quasi quarantenne, ex chitarrista che non vuole affrontare il suo presente, rifugiandosi nella sua musica.
Il presente è un divenire troppo altalenante e non garantisce protezione all’animo fragile di Valerio.
La sua non è una brutta vita, non è una brutta rappresentazione di sé, ma semplicemente non rispecchia la propria idealizzazione.
Melodie e flussi cinici di pensieri che rendono Valerio il classico artista tormentato. È sicuro che, ormai, ogni emozione è già stata vissuta e nulla può sconvolgere il perpetuo flusso delle cose.
Una convinzione, quest’ultima, che attanaglia erroneamente la mente di molti.
Tuttavia, come nei migliori romanzi, l’equilibrio statico delle cose viene turbato da poche e semplici variabili che destabilizzano totalmente l’esistenza di una persona.
La vita “lineare” di Valerio viene irrimediabilmente sconvolta nella sua quotidianità. Valerio non riuscirà più a nascondersi nella vacuità dei locali affollati, non riuscirà a creare la solita “barriera” di parole contro il mondo circostante.
Valerio, appresa la notizia della nascita del figlio della sua ex fidanzata e del successo musicale del suo ex migliore amico, non riuscirà più a nascondere il proprio essere. Si sente esposto al mondo, come se il flusso dei suoi sentimenti più intimi non abbia più argini.
Tuttavia, nonostante l’instabilità del momento, Valerio riuscirà a scoprire una formula “magica” per interrompere il flusso costante del tempo e riscoprire la propria vera essenza attraverso la musica.
Non c’è è lieto fine, ma solo la reale e cruda storia di una persona qualunque, in un mondo troppo concentrato sull’apparenza.
La scrittura di Cosentino è scorrevole, ma ricercata.
I riferimenti musicali sono molteplici e di nicchia, quasi a voler fare immergere lo scrittore nel mondo del protagonista.
Valerio è imperfetto, come ogni essere umano, non riesce ad essere felice per quello che è…ma impara ad apprendere tutti gli insegnamenti che solo il passato riesce a dare.
Le tracce fantasma non deve essere considerato un romanzo solo per musicisti ( o presunti tali) ma, una storia che può far ri-innamorare chiunque della musica e del suo potere curativo.
Avvocato penalista, nata a Cosenza.
Socia della Camera Penale di Cosenza “Avvocato Fausto Gullo” e componente dell’Osservatorio “Diritto e Società” della stessa, impegnata nel sociale con club service internazionali e associazioni, è co-fondatrice dell’associazione culturale Xenìa di Cosenza.
Appassionata di letteratura, musica, viaggi, vinili, vintage… Ed è anche una polistrumentista!