C’è sempre la luna nei miei ricordi

"All'amore chiedo scusa, per non essere stata all'altezza mentre strappavo pezzi di me."

“Strappiamo via così tanto di noi per guarire in fretta dalle ferite che finiamo in bancarotta già a trent’anni. E abbiamo meno da offrire ogni volta che troviamo una persona nuova; ma forzarsi a non provare niente per non provare qualcosa.. che spreco”

E’ un giorno di metà Novembre, la vita è un eterno girotondo, io che dovrei diventare grande ma non ci riesco mai, le idee che mi escono dalla testa come un fiume in piena. 

Un posto sicuro, il calore di un amico e una maglietta a mezze maniche a ricordarmi che dentro ho sedici anni perchè forse non li ho avuti mai per la mia testa piena di roba.

Mi specchio negli occhi della gente che mi guarda e chissà che pensa; chissà come sembro io vista da fuori.

Vista da me non sono un granchè.

Sono piena di crepe, piena di angoli bui, con le mani tremanti durante una notte insonne.

Eppure, ci penso sempre all’amore.

Non lo faccio di proposito: è che lo vedo ovunque.

In un gambo spezzato di una rosa messa in un vaso, in un cappuccino che sa di acqua, in una focaccia appena sfornata quando il rosmarino profuma tutta la stanza.

Non so cosa sia l’amore ma so cosa sono io, mi ripeto ogni mattina mentre mi guardo allo specchio.

Quello specchio che mi vede piangere, ridere, ballare, parlare.

Non ho idea di come si faccia a tenere per mano qualcuno senza ferirlo, perchè siamo così di vetro che è complicato evitare di sfregiarsi.

Eppure il tempo passa, gli anni mi scivolano dalle mani ed io resto immobile, davanti ad un 14 Febbraio, a chiedermi “cos’ho sbagliato?”

E se, per una volta, la risposta a questa domanda fosse “niente”?

Quante volte, tu che leggi, ti sei chiesto “cos’ho sbagliato”?

Tante, te lo dico io.

Ma è proprio a te che voglio parlare.

Non sei sbagliato.

Non lo sei, quando nella tua pancia senti quel buco che te la spacca e non sai da dove cominciare.

Non sei sbagliato quando cerchi di fare del tuo meglio ma non basta.

Non sei sbagliato quando piangi e hai gli occhi gonfi.

Non sei sbagliato quando ti accorgi che la tua storia è finita e decidi di porre fine ad un dolore che porterebbe soltanto a spegnerti.

Non sei sbagliato quando vorresti stare soltanto in silenzio, al buio su un divano, con una coperta sulle gambe, stretto ad un’altra anima che a modo suo urla di non smettere mai.

Non è sbagliato volere di più.

Non è sbagliato prendersi cura di sé, mentre fuori il mondo sembra farsi beffe di ciò che senti perché ci sono cose più gravi e grandi di te.

“Il cuore e il corpo ci vengono dati una volta sola”.

Abbi rispetto di questo, tu che leggi.

Perchè se ti strappi via, se regali pezzi di te, arriverai sul serio a non aver più nulla quando ne varrà la pena.

Perchè, amico mio, ne vale sempre la pena.

Non ne valgono le pene, questo è diverso.

Ma ogni volta in cui sentirai di bruciare: brucia.

Ama forte.

A(r)mati più che mai.

Perchè nel tuo petto c’è la cosa più importante che tu possa custodire: il tuo cuore.

Impara ad amarlo, a ricucirlo, ad accarezzarlo.

Scherza con lui e di lui.

Che poi che beffa, eh?

Un cuore che piange invece di battere forte.

“Che spreco”. Già.

Come migliaia di cene a lume di candela tra due cuori che smettono ogni giorno di amarsi, nel silenzio della quotidianità che li porta via.

“Che spreco”.

Come i post su instagram di amori finiti anni luce ma che restano insieme perchè “ormai è complicato”.

Che voi possiate avere il coraggio che avrei io, quando punto la sveglia alle 5 di mattina.

Che voi possiate avere il coraggio che invece non ho avuto io, di guardarmi dentro e parlarmi prima.

Perchè, l’amore, non è una torta a forma di cuore.

Che frase banale vero?

Forse, alla fine, l’amore è così banale che mentre doniamo amiamo.

Io di certo, non ne ho idea.

Eppure, mentre scrivo, passa alla radio una vecchia canzone che mi fa sentire un peso sul petto.

Ma l’amore è leggero, mi dico.

L’amore è una resa, non una lotta.

L’amore è tutto quello che non ho, mentre cerco un posto nel mondo in cui abitare oltre al mio corpo.

E’ una zuppa di legumi semplice, ma buonissima.

E’ un sorriso stanco, un abbraccio che ti libera.

All’amore chiedo scusa, per non essere stata all’altezza mentre strappavo pezzi di me.

E ai pezzi di me chiedo scusa, per non essere stata all’altezza di darmi il giusto valore.

Oggi è un giorno di metà febbraio, fuori c’è il sole e non ho una maglietta a mezze maniche.

C’era la luna stamattina.

C’è sempre la luna nei miei ricordi. 

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