È davvero arrivato il momento di legalizzare la prostituzione?

“Dobbiamo, di fronte a una modifica legislativa che si rende necessaria, interrogarci come popolo, e scegliere come porci dinanzi al fenomeno specifico del sex-working (che include oggi la prostituzione e in particolar modo quella di donne straniere e bambine, come anzidetto fetta di mercato più ambita), valutando e (se è il caso) superando tutti i tabù etici morali che hanno finora ancorato lo Stato al modello abolizionista.”
Questo ciondolo mi sa di Casa

“Così sono i nonni: qualunque cosa succeda, loro ti salvano. Dal buio, dalla noia, dalla fame, dal tempo. Talvolta anche da te stesso.”
Caro Brunetta, “tu che c**** parli?”

“Il lavoro, quindi, oggi non è più inteso come espressione della dignità umana perché oggi assurge alla sfera della consumazione personale e non, invece, della persona.”
Mari e la sua amica AR

“Oggi siamo due splendide compagne io e la mia AR. Io mi arrabbio e lei si ribella e protesta, io ballo e lei dopo un po’ mi costringe a riposare, io mangio e lei mi dice che sono troppo rotonda e mi costringe alla dieta. È strana lei, è forte, ma….”
Che cielo c’è, Luciana?

“Passione. Passione Africa. Era per forza passione, amore verso una terra che ti ha saputo accogliere e ti ha reso madre e guida di tantissime anime.”
Prendi le utopie: durano un palpito. “Nulla è andato perso”

“Cosa vedi? E sulla tavola le fotografie dei nostri giorni ribelli
Sono un ricordo impigliato
Fra i capelli che fai come dici
Ci vuol mestiere a diventare felici.”
“Mio padre è anche mia madre”: nella Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini, un bimbo risolve la disputa tra il Legislatore e la Corte Costituzionale

“In attesa di un pronto intervento o dell’illuminazione divina, ringraziamo gli operatori del diritto che non si limitano alla lettura delle carte processuali ma entrano veramente nelle case e nelle famiglie e, conoscendo le fattispecie concrete, intervengono a tutela dei bambini e di chi li ama.”
“La vita che succede è soprattutto la vita nelle stanze” – Il libro delle case, Andrea Bajani

Io nasce a Roma, nella Casa del Sottosuolo, come figlio, ed è circondato da Madre e Padre; poi diventa Marito in una fredda Torino, incontra Bambina e cade in tentazione con Amante; ed infine rimane semplicemente un Uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota, aprendosi alla Casa dei ricordi fuoriusciti.
“Abilismo all’italiana”

“Non avevo mai sentito il termine “abilismo”, con cui si intende la discriminazione, il pregiudizio o la marginalizzazione nei confronti delle persone disabili.
Ragionandoci, per la prima volta in ventisette anni di vita, mi sono sentita addolorata. L’Italia non tutela le minoranze, anzi, non gliene importa proprio niente delle diversità. Eppure, la Costituzione garantisce i diritti di tutti e non solo di chi, per qualcuno, è normale.”
Casa Museo: Di Meglio non poteva fare!

Una volta entrati a Casa Museo il tempo si ferma e si respira la vita, quella che continua a passarci attraverso e che di generazione in generazione non ha mai una fine.