Quando la routine morde forte

“Ci sono state, e ci sono ancora, molte routine nella mia vita che sembrano essere ripetitive e praticamente immutabili. Abbiamo bisogno di abitudini, per non annegare nei dettagli. Ma sorge spontanea la domanda, chi è il padrone, io o la routine?”.
“Italiana” di Giuseppe Catozzella – l’Italia degli ultimi e le passioni di tutti

“La storia della piccola Maria rappresenta quell’altra faccia dell’Unità d’Italia sempre dimenticata. Insieme a lei sogniamo, soffriamo, proviamo grandi amarezze e forti momenti di rabbia. Il coinvolgimento è totale non solo per chi, come me, vive e conosce i luoghi descritti da Catozzella, ma anche per chi ha conosciuto grandi ideali e ha lottato per essi, oltre ogni confine regionale o nazionale.”
“La città dei vivi” di Nicola Lagioia – di come vedere l’abisso e non sprofondarci

“Nicola Lagioia ha il merito di portarci a fissare lo sguardo proprio dove il senso comune ci direbbe di voltarci dall’altra parte, nell’intento di rendere umani anche i carnefici, di non farci sentire mai e in nessun modo al sicuro, costringendoci a riflettere con lucida onestà su chi siamo, su ciò che potevamo o possiamo diventare”.
Tutte le volte in cui Dante mi ha insegnato ad essere libera

“Ecco perché, allora, la lettura di Dante Alighieri ci apre ad un modo nuovo di capire il nostro mondo interiore ed esteriore, perché ciò che lui ha fatto è osservare e osservarsi, porsi delle domande. Ma soprattutto, perché la Commedia è, quasi certamente, l’opera letteraria nella quale è più evidente quel meccanismo per il quale ciascuno noi tende a riconoscere la propria storia nelle storie che vengono raccontate per cercare risposte, magari trovare qualcosa che ci riguardi e che sia ancora presente, vicino, vivo.”
Il covid esiste, anche a trent’anni

“La cosa assurda dell’ospedale è che, oltre a non avere mai sotto gli occhi scene “diverse”, il tuo unico pensiero è respirare. È la sola cosa che occupa la tua mente: continuare a respirare”.
Taylor Swift: 13 anni dopo è ancora “Fearless”

“Fearless (Taylor’s Version) è la celebrazione dell’artista adolescente diventata donna, che tocca quella musica con le mani di un’adulta per ridarle nuova forma”.
Un quadro, una notte

“Alzo gli occhi al cielo, e una luna brillante e insolitamente gialla fa capolino dietro un alto campanile. Finalmente realizzo: vedo ciò che vedeva lui con gli stessi colori, la stessa intensità. La stessa luce. È una splendida serata per godersi la notte, assaporarla, attraversarla.”
Sì, viaggiare manca!

“Mi manca poter imparare attraverso il viaggio, fotografando vie, ascoltando racconti, musiche, scrutando volti, sentendomi quasi un’altra o assolutamente me stessa. Viaggio per essere intimorita e ispirata da posti nuovi, per sentirmi sorpresa e sfidata da nuove esperienze che non possono accadermi, quando leggo un libro o guardo un telefilm su Netflix.”
Un posto in cui vedere le stelle

“Non ci sono direzioni giuste o sbagliate, esistono solo vie possibili da percorrere in quel momento, e la lezione che ho imparato è che non esistono luoghi senza stelle. Sia che esse siano delle persone, dei posti, dei ricordi.”
Tutti per il Rendano: l’arte non ha patria, solo popolo

“Nel nostro recente passato già una volta abbiamo lasciato solo il nostro Teatro, oggi rischiamo che un pezzo della nostra storia ci scivoli via tra le mani definitivamente.
Del resto, si sa, con la cultura non si mangia.”