Aldo, Giovanni e Giacomo: 3 uomini e un’amicizia

"Fateci caso, Aldo Giovanni e Giacomo potrebbero essere tranquillamente i vostri migliori amici, con nomi diversi ma con le stesse caratteristiche."

Aldo, Giovanni e Giacomo annunciano: “Abbiamo pronto il nostro nuovo film!” 

Tutti i loro fan leggendo questo post, con il sorriso stampato in faccia, esclamano: “Chiedimi se sono felice?!”

Certo che sì! E sapete perché? Perché Aldo Giovanni e Giacomo non sono solo tre comici, tre attori: sono tre amici, ma proprio amiconi amiconi. Nei loro film e nei loro sketch raccontano l’amicizia, la stessa che li lega da una vita, quella che hanno costruito giorno dopo giorno nella realtà e poi l’hanno portata su un palco e dietro la macchina da presa. È un’amicizia che fa ridere, ma anche riflettere: non è facile perdonare il tuo migliore amico se bacia la tua fidanzata; ci vuole coraggio a sostenere il proprio amico che vuole mandare a monte il suo matrimonio mettendosi contro il suocero nonché datore di lavoro (soprattutto se quell’uomo ha il carattere del cavalier Cecconi); è impensabile che un poliziotto, un ladro e un inventore diventino amici… Eppure loro ci insegnano che l’amicizia può nascere in qualsiasi situazione, anche la più improbabile.

Sono un trio, ma ormai è come se fossero una persona sola: da 25 anni sono AldoGiovanni&Giacomo, un’unica entità. Le loro battute sono entrate nella storia della comicità italiana, le loro gag sono conosciute a memoria da intere generazioni, le loro frasi fanno parte del lessico quotidiano perché viene spontaneo ormai commentare un qualcosa di bassa qualità dicendo che “con 30 mila lire il mio falegname la faceva meglio”, o, nelle situazioni di impasse, esclamare “Adesso non posso né scendere e né salire ”.

Ma qual è il segreto del loro successo? Semplice, la spontaneità. Sono amici che raccontano le dinamiche che si creano in un qualsiasi gruppetto. Fateci caso, Aldo Giovanni e Giacomo potrebbero essere tranquillamente i vostri migliori amici, con nomi diversi ma con le stesse caratteristiche: quello pignolo, a volte un pò bastardo perché quando fa gli scherzi ci va giù pesante; quello che mangia “leggero”, tipo una peperonata alle 8 del mattino; quello che non si piace mai nelle foto perchè ha il naso alla Cyrano de Bergerac (con la K però), ma voi conoscete il suo profilo migliore e sapete bene come posizionare il cellulare quando vi fate i selfie.

Avrete sicuramente un amico che si innamora a prima vista di una sconosciuta, oppure quello che cambia fidanzata ogni giorno e chiede aiuto all’altro per “scarricare” l’ex. Magari avete un’amica festaiola che organizza party a casa vostra rendendola un porto di mare tanta è “la gente che entra, gente che esce.”.

Quante volte, con i vostri amici, avete giocato a calcetto sulla spiaggia o a basket in piazzetta utilizzando come canestro le cose più impensabili (come ad esempio l’aureola della statua di un santo); oppure avete passeggiato in bicicletta parlando delle vostre pene d’amore, delle partite di calcio o della vostra serie-Tv preferita?

Tutte le volte che state seduti a un tavolino del bar lamentandovi per l’ennesima volta di quanto la vostra vita sia priva di gioie e i vostri amici vi tirano su il morale perchè sono nella vostra stessa situazione e così potete consolarvi a vicenda di quel destino comune, perché il vostro motto è “nella buona e nella cattiva sorte.” Si sa, con gli amici si possono fare discorsi dai più profondi a quelli del tutto privi di senso, perché, incredibilmente, un filo logico alla fine c’è sempre, ed è lo stesso filo che vi lega da anni, senza magari una logica apparente.

Nella vostra comitiva probabilmente ci sarà quello distratto, che confonde ottobre con novembre  (ma non giugno con ferragosto), e nonostante tutto però non sbaglia mai la data del vostro compleanno.

Magari la vostra amicizia è nata perché siete colleghi: quanti di voi lavorano nella meccanica di precisione? Sul posto di lavoro si sta così tante ore insieme che diventa facile, ma non scontato, confrontarsi e diventare amici: si sopporta il capo che ci tratta come galoppini e ogni momento di pausa è buono per farsi due risate, perché lavorare è faticoso ma se si è in buona compagnia il tempo passa più velocemente.

Forse siete proprio voi l’amico fidato che insegna ad essere un tenero amante seguendo precise regole perché si sa “fuori dal letto, nessuna pietà“, nonostante siate single da anni e siete la persona meno adatta a dare consigli amorosi. Conoscete probabilmente l’amica che dice sempre proverbi assurdi come “a volte dorme di più lo sveglio del dormiente ” ma solo “chi sa fare, sa capire” e trova sempre le parole giuste per confortarvi quando ne avete bisogno. Se avete un semplice raffreddore vi rivolgete all’amico che ha una cultura in medicina, anche se non è medico e crede di essere un professorone, semplicemente perchè sa a memoria tutte le stagioni di Dottor House, ma se deve fare un prelievo, sviene. Quello che prende tutto sottogamba: lavoro, esami, responsabilità, persino il matrimonio e alla domanda: “E così domani ti sposi?” risponde: “Sì, ma niente di serio.”

Gli amici che ti suggeriscono poesie per conquistare la tua dolce metà, come quella del leone e la gazzella, e funzionano perché “non è importate che tu sia un crotalo o un pavone, l’importante è che se muori me lo dici prima!” L’amica che ha una visione romantica dell’amore e fa riferimento al mito delle metà di Platone perché crede fortemente nell’anima gemella nonostante lei non l’abbia ancora incontrata; poi invece c’è l’amica che prova ad essere romantica  ma non ci riesce perché pensa che “un bacio è come un apostrofo rosa tra le parole Franco e Forte…”

L’amico un po’ tirchio che però ne capisce di economia e sa quando gli interessi -peem- si impennano e così il sabato sera vi porta nella pizzeria più economica della città. Quello che prova a fare il furbo e sale sul tram sempre con il solito biglietto pluritimbrato e se viene fermato dal controllore gli dirà che l‘ha pagato di più, e voi farete finta di non conoscerlo per evitare brutte figure. L’amico nostalgico che ripensa sempre agli anni passati, quando non aveva responsabilità e la sua unica preoccupazione era scegliere il locale in cui andare a divertirsi il venerdì sera, e con la lacrimuccia di commozione farfuglia tra i denti “Non ce la faccio, troppi ricordi “.  L’amica che, quando le comunichi di essere incinta, vi risponde terrorizzata che “partorirai con dolore” ma nonostante le sue parole non siano di conforto, siete certe che sarà quella persona che i vostri figli chiameranno zia.

Potrei continuare ad elencarvi i vari tipi di amici che Aldo Giovanni e Giacomo ci hanno fatto conoscere durante la loro carriera per ore, ma sono certa che, leggendo queste righe, avrete rivissuto alcune delle scene epiche del trio e vi sarete resi conto di quanto loro siano reali, perché in fondo, a modo nostro, tutti noi siamo Aldo, Giovanni e Giacomo.

Dicono che gli amici siano la famiglia che ci scegliamo, ed è vero. Siamo noi a scegliere la persona giusta con cui gioire dei traguardi raggiunti e piangere dei fallimenti; la persona in grado di farci ridere nei momenti più bui e l’unica con cui valga la pena litigare, certi che una scusa per continuare ad essere amici la troveremo sempre. La persona con cui non abbiamo timore ad essere noi stessi, con cui ci possiamo prenderci il lusso di dire sempre le stesse cose, sapendo che non risulteremo noiosi; di confessargli i nostri sbagli, certi che non saremo giudicati. Quella persona con cui ripeteremo sempre la stessa battuta con cui abbiamo riso tantissimi anni prima, ma che ci fa ancora ridere come fosse la prima volta. Quella persona con cui cresceremo, che ci terrà compagnia fino alle vecchiaia, e un giorno sorrideremo perché ci renderemo conto che è sempre stata presente nei momenti più importanti della nostra vita.

Perciò appena sarà possibile andate da loro e ditegli semplicemente “Amico mio, abbracciami guascone ” perché così è la vita.

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