"Vorrei si potesse spiegare quanto sia complesso imparare a convivere con i propri mostri, accettando che non andranno via e che alcuni giorni faranno più rumore di altri."

Ogni caloria ha un suo peso.
Ci sto prestando attenzione, non posso aver preso un altro chilo.
Non ricordo di essere stata io.
Scusami, non volevo. No, lo so che tu lo dici per il mio bene, ma davvero non volevo.
Non me ne sono neanche accorta.
Ho fame. Non è proprio fame, la fame ha un suo limite.
Forse ho detto la cosa sbagliata, non voglio si pensi male di me, non voglio dar fastidio a nessuno.
Sono già un peso per tutti. Ingombrante.
“Perché devi sempre essere triste?”
Perché devo sempre essere triste?
Devo sempre essere triste. Come se fosse una mia scelta.
Guarda che sole! Oggi carica a mille. Ho un’energia addosso che potrei sfondare un muro.
Un calice di vino, mi stanno facendo morire dalle risate. Perché mi ha detto che rido troppo forte? Chi se ne frega. Sono grata all’universo per avermi fatto incontrare queste persone meravigliose e questa è una delle serate più belle della mia vita!
03:09. Perché mi ha detto che rido troppo forte? Ho sbagliato tutto. Non so più dove sbattere la testa. Non basterebbero le lacrime di un intero pianeta per riempirmi il cuore.
Uno scarto, la scelta di nessuno. Non so scegliermi nemmeno io.
Devo alzarmi da questo letto.
È finito l’ossigeno. Mi sta uscendo il cuore dal petto. Fatelo smettere.
Vuota e stanca e costantemente piena di emozioni che non sono mie. Non sono mie. Non sono io.
Non mi riconosco. Ma mi conosco.
Domani andrà meglio.

Vorrei bastasse questo per farvi capire. Ma non può bastare.

Vorrei si potesse raccontare cosa significhi sentirsi in trappola e ritrovarsi a brancolare al buio in quel labirinto che è la propria mente.
Vorrei si potesse far capire che sforzo immane richieda arrivare a fine giornata senza sentirsi divorare dall’interno.
Vorrei si potesse spiegare quanto sia complesso imparare a convivere con i propri mostri, accettando che non andranno via e che alcuni giorni faranno più rumore di altri.

Ma ciò che spero arriverete un giorno a comprendere è che aveva ragione chi diceva che non avete idea di cosa un’altra persona abbia attraversato o stia attraversando nella propria vita, anche quando in apparenza niente pare avere sbavature, anche se non rinuncia ad un sorriso, anche se sembra in perfetto equilibrio.
Perché quella stessa persona probabilmente sta camminando su di un filo sospeso su di un precipizio.

Ed è impossibile cercare di spiegarvi quanto quel precipizio sia profondo.

Perciò, banalmente, siate gentili. Sempre.

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